Casa ecologica Galluzzo a Pordenone. Reinterpretare le case operaie

Il progetto nasce dall’idea di reinterpretare la tradizione delle case operaie degli anni ’20 del Novecento ripensando la nuova residenza in modo nuovo e moderno. La casa dovrà essere centrata sui temi dell’ecologia più intransigente e dovrà accontentare le passioni antroposofiche della proprietaria.

L’edificio costruito con la struttura portante in laterizio sarà tessuto con solai intermedi e di copertura in legno massiccio pieno e privo di colle e trattamenti industriali. L’edificio all’esterno sarà rivestito con un cappotto in canna palustre da 20 cm di spessore, intonacato con 3-4 cm di coccio pesto. All’interno sarà posto un secondo cappotto da 15 centimetri in fibra di legno priva di colle e finito con un tavolato in legno dipinto.

La copertura in legno massiccio da 12 centimetri sarà isolata con 20 cm di fibra di legno protetta da una camera di ventilazione. La casa è gestita in termini di riscaldamento con un puffer da 1000 litri sul quale convergono gli apporti energetici di fonti rinnovabili come i pannelli solari, i pannelli fotovoltaici e la termocucina.

L’intenzione è quella di dimostrare che è possibile costruire una casa ecologica a meno di 1000 euro al mq.