Mitigazione paesaggistica parcheggio di scambio Fiera di Pordenone

Premessa

La scelta di situare, in un’area limitrofa sia allo svincolo autostradale che all’ingresso sud della Fiera e della città, un parcheggio di grande dimensione fu dettata dall’urgenza di risolvere alcune problematiche riguardanti la sosta selvaggia, soprattutto in occasione delle manifestazioni fieristiche, culminanti in ’parcheggi temporanei’ impattanti sotto il profilo visivo, la scorrevolezza del traffico ed anche le esigenze di sosta prolungata dei mezzi a cui era impedito l’accesso in città per motivi di chiusura del centro al traffico, oppure semplicemente per una scelta, giustamente ecologica, di utilizzare i mezzi pubblici per girare l’area urbana.

Inserimento dell’intervento nel territorio

L’area prescelta apparve subito ideale allo scopo per la sua facile accessibilità, sia dai comuni limitrofi che dallo svincolo autostradale, risultando anche adiacente alla Fiera e necessitando di limitate opere di accesso, esistendo già una viabilità, raccordi e rotonda già realizzati.

Il sedime presentava una morfologia abbastanza uniforme, prevalentemente pianeggiante in relazione al suo essere area agricola dismessa, priva di peculiare interesse paesaggistico, botanico e faunistico.

Nondimeno è stata realizzata una mitigazione mediante le opere a verde, pensata in modo tale da impedire la vista immediata del parcheggio a chi proviene dall’ autostrada e a chi esce dalla città sulla SP35, in direzione Oderzo. Opportune indicazioni e vista attraverso pochi varchi visuali nella cortina verde di cespugli e alberi saranno, quando l’area avrà un verde ‘maturo’, sufficienti per segnalare il parcheggio. Anche per quanto riguarda le opere idrauliche, le condotte delle acque meteoriche con il conferimento verso il Noncello previa disoleazione e laminazione (realizzazione di vasche interrate), sono stati messi in atto opportuni accorgimenti di progettazione al fine di mitigarne l’impatto. Infatti tutto il manufatto rimane sotterraneo e l’ultimo tratto della tubazione, sempre interrata (diam. mm 600), si innesta nella vasca di dissipazione esistente in calcestruzzo armato dell’impianto idrovoro comunale, le cui tubature hanno già comunque una dimensione maggiore (diam. mm 1400), non comportando perciò alcun nuovo impatto sull’ambiente circostante.

Criteri del progetto di mitigazione

 L’intervento di mitigazione paesaggistica ha riguardato i seguenti aspetti:

  • schermatura visiva dei mezzi in sosta da via Dogana e viale Treviso;
  • schermatura dall’alto, dalla visibilità dall’autostrada e con funzioni di ombreggiamento;
  • creazione di ’filtri’ visivi tra le file di stalli di sosta;
  • creazione di aree attrezzate verdi in prossimità delle zone di sosta per camper;
  • creazione di aree attrezzate per attesa autobus;
  • rinverdimento e mitigazione dell’area interessata ai lavori di posa condotta sotterranea sgrondo acque meteoriche;

L’intervento nel suo complesso ha cercato di ricreare una varietà vegetazionale coerente con la vicina presenza del verde di ambito fluviale ed essere nel contempo esteticamente interessante per i fuitori, nonchè possedere la caratteristiche di un verde a bassa manutenzione.

Aspetti paesaggistici ed ambientali

Per quanto riguarda gli aspetti paesaggistici ed ambientali, è stata fatta ampia analisi nei seguenti documenti facenti parte del progetto di  mitigazione :

– Studio di prefattibilita’ ambientale (L.R.14/2002, art. 4 B.U.R. S.S. 21/7/2003, n. 7) (Art.93 Dlgs. 12.04.2006, n.163)

– Relazione di verifica di assoggettabilita’ al V.I.A. (Art.9 – Dlgs. 152/2006 e smi)

Relazione Paesaggistica comprendente:

– Relazione di verifica preventiva degli effetti significativi sull’ambiente (Direttiva comunitaria 2001/42/CE; Decreto Lgs. N.4/2008 e L.R. 11/2005; Decreto del Presidente della Regione 10 luglio 2012, n. 0149/Pres.)

– Relazione di verifica di compatibilita’ paesaggistica ( DPCM 12 dicembre 2005 in attuazione dell’Art.146 del D.Lgs. n.42/2004; Decreto del Presidente della Regione 10 luglio 2012, n. 0149/Pres.)

– Scheda per la presentazione della richiesta di Autorizzazione Paesaggistica per opere il cui impatto paesaggistico è valutato mediante una documentazione semplificata (DPCM 12 dicembre 2005 in attuazione dell’Art.146 del D.Lgs. n.42/2004 e Decreto del Presidente della Regione 10 luglio 2012, n. 0149/Pres.)

Realizzazione delle opere a verde

La vegetazione autoctona e naturale risulta avere una presenza molto marginale.

Gli interventi relativi al verde,  per la parte più ampia dell’area, hanno riguardato nuovi impianti adeguati alla mitigazione verde richiesta.

Nell’esecuzione delle opere di mitigazione paesaggistica attuate con piantumazioni opportune e lievi movimenti terra, utilizzando quella di scotico, non vi sono state interferenze si reti aeree o sotterranee nell’ambito delle opere a verde, trattandosi di sedime libero, dovuto a dismissione di area agricola.

Lungo via Dogana ed ai confini a est e ovest, sono state realizzate le seguenti opere:

  • eliminazione di alberature secche o malate;
  • mantenimento selettivo dello strato arboreo, con Acacia (Robinia pseudocacia), Pioppo bianco (Populus alba), Salice bianco (Salix alba), Ontano nero (Alnus glutinosa), e Platano (Platanus hybrida);
  • aggiunta di alberature del tipo: Pioppo bianco (Populus alba), Salice bianco (Salix alba);
  • eliminazione di parte arbustiva infestante quale: Rovo (Rubus s.s.p.);
  • mantenimento con ripulitura e potatura per contenimento, di parte arbustiva rappresentata da Nocciolo (Corylus avellana), Ligustro (Ligustrum vulgaris), Sambuco (Sambucus nigra), Sanguinella (Cornus sanguinea), Corniolo (Cornus mas);
  • aggiunta di arbusti coerenti con l’esistente da definire in fase esecutiva, anche di tipo fiorifero.

Lungo il confine a nord, sono state realizzate le seguenti opere:

  • eliminazione di alberature secche o malate;
  • eliminazione di parte arbustiva infestante quale: Rovo (Rubus s.s.p.);
  • contenimento di presenze arbustive esistenti (area attigua al fiume)

Nell’area interessata dai manufatti dell’impianto di smaltimento acque meteoriche:

  • rinaturalizzazione dell’area disboscata per i lavori tramite rinverdimento con erba, piante tappezzanti coprisuolo, arbusti e alberi a basso-medio fusto;

Anche la vista dell’impianto idrovoro esistente è stata mitigata in maniera molto efficace dalla consistente area di alberi, cespugli e rovi verso ovest, che funge da schermo alla vista dal parcheggio.

Modalità di esecuzione dei lavori

Le modalità d’intervento si sono sviluppate come segue:

  1. a) lavori di ripulitura dell’area (facenti parte delle opere a verde)

– decespugliamento consistente delle masse di rovi infestanti lungo i confini esterni dell’area interessati all’intervento di mitigazione.

– nel piano arbustivo si è intervenuti, in maniera selettiva, con l’asporto dei soggetti danneggiati e malconformati evitando di conferire una distribuzione eccessivamente “geometrica” delle specie presenti.

– sono stati abbattuti alberi instabili o pericolanti, quelli cresciuti in maniera non corretta e quelli danneggiati da attacchi patogeni e da azioni meccaniche.

  1. b) lavori di costruzione aiuole, pavimentazioni e reti impianti (facenti parte delle opere edili e impianti)

– è stata eseguita una scarificazione e livellamento dell’area predisposta per la costruzione degli stalli

– sono stati effettuati scavi per il posizionamento delle reti impiantistiche, con relativa realizzazione delle stesse e successivo rinverdimento delle aree interessate dall’intervento.

– è stata effettuata l’escavazione necessaria per la realizzazione delle diverse pavimentazioni di percorsi e stalli.

– sono state costruite le aiuole predisposte per la piantagione delle siepi schermanti e alberi.

  1. c) lavorazioni del terreno (facenti parte delle opere a verde)

– sono state eseguite lavorazioni superficiali del terreno, per predisporlo alle piantumazioni o trapianti,  lavorazioni riguardanti le superfici più ampie a prato, lungo i confini dell’area

– è stato  effettuato un riporto di di terreno vegetale per la formazione dello strato superficiale delle aiuole e parti a verde, atto alla semina e alla piantumazione di essenze.

  1. d) piantumazione di alberi e arbusti (facenti parte delle opere a verde)

– sono stati messi a dimora arbusti di tipo forestale per formazione di siepi e gruppi e alberi, per rinfoltire lo ’schermo’ perimetrale, piantumati in forma ’libera’ più vicina ad un aspetto ’naturalistico’.

– si sono messi a dimora arbusti di tipo ornamentale nelle aiuole spartitraffico e rotonde o in particolari punti di ingresso al parcheggio. Saranno scelte specie e varietà rustiche, come ad esempio rose, della specie rugosa in varietà diverse.

– ai fini di ombreggiamento e mitigazione, nelle aiuole tra le file di stalli sono stati piantumati filari di alberi e siepi di altezza media potate in maniera regolare.

– è stata rinaturalizzata l’area interessata dai  manufatti per lo smaltimento acque meteoriche: rinverdita con erba, piante tappezzanti coprisuolo e con arbusti piantumati in forma ’libera’ più vicina possibile ad un aspetto ’naturalistico’.

  1. e) piantagione di bulbose a fioritura primaverile (facenti parte delle opere a verde)

– sono state piantumate bulbose (cricus e muscari) a fioritura primaverile precoce, prima dello sfalcio delle aree a prato.

  1. e) formazione di tappeto erboso (facenti parte delle opere a verde)

– è stato seminato un tappeto erboso a bassa manutenzione nelle aiuole tra gli stalli, mentre nelle aiuole e aree più esterne si è indicata una tipologia di ’prato fiorito’ rustico.

  1. f) realizzazione di copertura pacciamante (facenti parte delle opere a verde)

– sotto macchie continue di arbusti (ad esempio rose) è stata prtevista una copertura in telo pacciamante tipo Plantex, per impedire o quantomeno ridurre la crescita di piante infestanti, coperta da sottile strato di corteccia di resinosa sfusa, a solo fine estetico, per coprire il telo.

  1. g) fornitura e posa di elementi di arredo urbano (facenti parte delle opere a verde)

–  l’arredo urbano del parcheggio consiste in elementi  improntati alla durevolezza e necessitanti di minima manutenzione:

– cestini rifiuti in lamiera zincata o rivestiti in doghe di plastica riciclata; cestini per deposito deiezioni cani; panchine in metallo o metallo e sedute in doghe di plastica riciclata; fontanella verticale.

Il Piano di manutenzione

Un elaborato molto importante ai fini della durabilità dell’intervento relativo alle opere a verde è il ’Piano di manutenzione delle opere a verde e di arredo’ che è stato redatto con particolare attenzione al verde, tenuto anche in considerazione l’attuale assetto meteoclimatico che ne condiziona fortemente la cura.

Area d’intervento

Inserimento urbanistico dell’area parcheggio

Planimetria generale del progetto di mitigazione del parcheggio di scambio per Fiera di Pordenone

Simulazione della mitigazione  a crescita adulta delle piante