Museo dell’uomo in Cansiglio

 

  

Il progetto riguarda il restauro di un edificio costruito negli anni ’50 a Pian Osteria, all’interno della grande foresta del Cansiglio. In origine il fabbricato era stato pensato dall’A.S.F.D. per due diverse funzioni: scuola elementare progettata per due pluriclassi al piano terra e due alloggi con ingresso indipendente al primo piano. Il sottotetto utilizzato a deposito era raggiungibile con una scala a pioli da un terrazzo del primo piano. Complessivamente il fabbricato si inserisce nell’ambiente alpino con un lessico semplice e coerente con le altre costruzioni coeve. Il basamento in pietra grigia, l’intonaco bianco, gli scuri verdi e le decorazioni di legno verniciato scuro sono elementi che si ripetono negli edifici delle diverse località del Cansiglio.

Attualmente il fabbricato versa in un buon grado di manutenzione strutturale ma è segnato da un evidente sotto utilizzo degli spazi. I due alloggi del primo piano sono abbandonati, mentre al piano terra le due classi sono state unite per dar vita a una “spontanea” sede museale.

Il problema di come riorganizzare complessivamente l’immobile, per soddisfare una richiesta culturale che in Cansiglio sta crescendo, è l’oggetto del programma dell’Ecomuseo predisposto da Veneto Agricoltura. L’adeguamento delle sale espositive passa, quindi, attraverso un ampliamento dell’offerta museale superando il concetto dell’attuale raccolta etnografica relativa alla presenza cimbra in Cansiglio, e spostando l’attenzione della ricerca e dell’esposizione al tema del rapporto tra l’uomo e le risorse del Cansiglio.

La nuova struttura museale, non faraonica, nell’intento dei proponenti, dovrà avere una valenza territoriale che le permetta di essere la principale sede espositiva della bio-regione cansigliese, ma non la sola. All’esterno dell’Ecomuseo una serie di itinerari di approfondimento permetteranno di rintracciare direttamente sul territorio, luoghi e attività tipiche del rapporto tra l’uomo e le risorse alpine. L’itinerario archeologico toccherà le varie sedi dell’insediamento preistorico, mostrando direttamente i siti e i segni effimeri della più antica presenza umana in Cansiglio. L’itinerario dell’economia dell’erba mostrerà vecchie casere capaci della produzione di latticini con tecniche tradizionali, ma anche le moderne attività di allevamento e di produzione casearia. Un itinerario guiderà al di fuori della struttura museale chi vorrà visitare i luoghi dell’economia del legno, o del sistema naturale, ecc. La struttura edilizia ed espositiva sarà quindi il nucleo di un più complesso sistema museale territoriale esteso a tutto il “sistema” del Cansiglio. Il visitatore sarà guidato a una lettura sincronica del territorio e delle sue risorse, mentre all’interno della sede museale vera e propria l’indirizzo di lettura, dato alla descrizione del rapporto tra risorse e uomo, sarà sviluppato in termini diacronici. Il piccolo edificio accoglierà un semplice allestimento che permetterà di percorrere le diverse fasi del popolamento e dello sfruttamento dei beni naturali del complesso del Cansiglio. Per illustrare questo tema con efficacia abbiamo creduto di scandire l’illustrazione di questo fenomeno non per temi (allevamento, selvicoltura, ecc.) ma per epoca storica. L’itinerario all’interno del museo sarà un viaggio nel tempo alla ricerca dei contenuti più profondi di quel rapporto economico che ha visto a più riprese e con forme sempre diverse l’uomo salire la scarpata carsica alla ricerca di beni e risorse rinnovabili.

Il piccolo apparato espositivo di per se non permetterà di sviluppare ogni aspetto di questo complesso fenomeno di colonizzazione e popolamento, ma si limiterà a introdurre alcuni episodi contestualizzandoli all’interno di un’immaginaria “linea del tempo”. Non dobbiamo, infatti, dimenticare che una delle maggiori richieste culturali in Cansiglio è stimolata dall’attività didattica di scuole di ogni ordine e grado. Il piccolo museo non si caratterizzerà per la presenza di straordinari reperti o opere d’arte, ma, per contro, dovrà “raccontare” in modo molto semplice l’evoluzione di una bio-regione molto particolare utilizzando strumenti moderni e innovativi.

L’approccio alla conoscenza avverrà attraverso ricostruzioni in scala 1:1 di ambienti e situazioni del passato, oppure attraverso l’uso di strumenti informatici, quello della musica, ecc.

Il progetto edilizio attrezza gli spazi adattandoli a un progetto espositivo in gran parte già definito e disegnato. Il rapporto tra la nuova funzione e il vecchio edificio è in qualche modo stridente. I percorsi attraversano tutto il volume usufruendo degli spazi ma dichiarando la diversità delle due attrezzature: storica e materica quella edilizia, tecnologica e moderna quella allestitiva.

L’edificio sarà mostrato come un contenitore che poco dialoga con la nuova funzione. I setti murari in pietra e la copertura in legno saranno mostrati nel loro carattere strutturale come il risultato di un organismo segnato da valenze geografiche tipicamente cansigliesi. La struttura portante dell’edificio è il frutto dello sfruttamento delle risorse cansigliesi., tanto più che le proprietà e le tecniche costruttive di questo come degli altri edifici forestali coevi sono perfettamente coerenti con i luoghi attrezzati.