Parco Nember – Jesolo

PARCO NEMBER JESOLO LIDO

L’area oggetto d’intervento fa parte del Piano Urbanistico Attuativo nell’ambito di progettazione unitaria n. 15 in località Lido di Jesolo.
La Ditta lottizzante, Consorzio Urbanistico Nember, intende realizzare le opere a verde sull’area destinata a tale scopo, comprendenti percorsi ciclopedonali, percorsi ginnici attrezzati, aree di sosta e di gioco, per cederle al Comune a lavori ultimati. Tutta l’area sarà servita da parcheggi in parte realizzati a “prato armato”.

L’area, oggetto delle opere a verde, fa riferimento al P.U.A. di un’ampia area situata nei pressi della località Faro, al Lido di Jesolo, Via Gorizia, Via Amerigo Vespucci, Viale Padania e futura nuova Via Anna Frank, area con “obbligo di progettazione unitaria n. 15” con le seguenti zonizzazioni urbanistiche:
– zona C 2.1 – ZONA PER RESIDIENZE TURISTICHE
– zona F 4 – PARCHEGGI
oltre alla viabilità esistente e di progetto.
Si segnala la presenza di un reticolo di strade, per la maggior parte in pessimo stato, costituenti il proseguio di via Belluno e Via Cavalieri di Vittorio Veneto con le relative traverse.

CLIMA
L’area oggetto d’intervento è situata in zona marina; dista poche centiania di metri dalla costa dell’alto Adriatico e dunque dalla spiaggia.
Il clima è dunque determinato da questi fattori ambientali che condizionano lo sviluppo e diffusione delle specie vegetali.
I fattori meteorologici che potranno inflenzare in maniera più cospicua il verde dell’area sono: la temperatura dell’aria, le precipitazioni atmosferiche e la ventosità, nonchè la percentauale di salinità dell’aria marina.
Il clima generale è quello indicato per le zona costiere dell’alto Adriatico, considerando che la vicinanza del mare ha un effetto mitigante sulla temperatura. Le temperature più elevate si registrano a luglio ed agosto con media delle massime di circa 28°C, le più basse nei mesi di gennaio-febbraio con medie minime tra -1,9 e – 3 °C.
La piovosità risulta essere di circa 900-950 mm/anno, massima nei mesi di giungo e ottobre con minimo in inverno e relativo in agosto. Bisogna comunque osservare che le attuali mutazioni climatiche ci inducono ad essere più cauti sulle considerazioni dei dati sopra esposti che possno, e di molto, subire variazioni di anno in anno.
I venti dominanti in inverno e in primavera spirano da EstNordest (Bora) e in estate e autunno da Sudest (Scirocco).

PARTE ‘NEMBER NORD’
I terreni, oggetto delle opere a verde di questo progetto, sono inseriti all’interno dell’area di forma abbastanza regolare compresa fra via v.C. di Vittorio Veneto a Sud, v. A. Vespucci a est, futura nuova v. Anna Frank a ovest e a nord viale Padania.

L’area oggetto d’intervento si trova a ridosso della fascia urbanizzata lungo la costa e la spiaggia.
Tale area urbanizzata è molto popolata nei mesi estivi per le attività turistiche e ricettive mentre durante l’anno la popolazione residente si riduce di molto.
Il paesaggio agrario e di bonifica retrostante a questa area già densamente urbanizzata, offre invece un’immagine piatta con grandi spazi aperti e una diffusa uniformità; anche l’area in oggetto presenta queste caratteristiche: aree aperte interrotte solo dalle recinzioni esistenti, coltivazioni di mais, seminativi, aree incolte ed alcuni modesti edifici, in parte fatiscenti.
Non vi sono presenti soggetti arborei, arbustivi o vegetazione di particolare pregio naturalistico autoctono. Esistono alcune alberature di Pinus pinea e arbusti di euonimus e quercus ilex, piantumati da precedenti proprietari.

Nella redazione del progetto delle opere a verde, considerato che il terreno interessato si presenta pianeggiante, in parte coltivato a seminativo e/o incolto, e posto ai margini di un’area urbanizzata esistente, sono stati considerati importanti alcuni elementi, oltre a quelli più prettamente “urbanistici” quali il recupero delle trame stradali del vicino abitato.
Sono elementi volti alla “ricucitura urbana ed ambientale” tra la città, il paesaggio della campagna e l’ambiente particolare del corso d’acqua costituito dal Fiume Sile.
Il progetto infatti, si propone quale “spazio connettivo verde”, in modo da “cucire” il tessuto urbano di nuova edificazione con quello esistente e creare nuove opportunità ludico ricreative per la popolazione residente e turistica di Jesolo Lido, soprattutto della zona attorno a piazza Nember.
Per queste ragioni si é posta particolare attenzione alla scelta del verde, all’accessibilità dei percorsi ed alle diverse attrezzature dell’area.
In un ottica di “sostenibilità ambientale” nella progettazione si sono evocati:
– alcuni elementi del paesaggio, dell’ambiente agrario (argini, filari alberati, siepi, boschetti etc.);
– dell’ambiente balneare (dune, cespugli e filari in tamerici etc.) anche con l’utilizzo delle essenze arboree autoctone tipiche della zona;

Tali elementi si esprimono con:
– la realizzazione di un sistema di aree a verde pubblico poste lungo tutto il perimetro delle aree edificabili, di larghezza variabile, costituente anche una sorta di una barriera antirumore, adeguatamente sistemata alternativamente a prato e “dune” di altezza limitata, con alberature di medio e alto fusto. Le aree saranno attraversate da un percorso ciclo-pedonali intercalato da slarghi per la sosta all’ombra sotto gli alberi; inoltre detto sentiero costituirà anche un “percorso vita” attrezzato con i vari elementi ginnici per una lunghezza complessiva di Km 1,5 circa;

– la realizzazione, in alcune aree, seppure di modeste dimensioni, di un parco giochi e di spazi di sosta con valenze paesaggistiche e ricreative.

Particolare attenzione è stata posta alla scelta del verde, anche per attutire l’impatto ambientale delle strade carrabili più trafficate soprattutto nei mesi estivi, all’accessibilità dei percorsi ed alla loro attrezzatura ginnica e ludica per rendere piacevole, anche solo di passaggio, la fruizione dell’intera area.

Il “tema” progettuale scelto è evocativo e rafforzativo del “verde” così come percepito dal fruitore dell’area. Infatti le “foglie” di particolari essenze arboree presenti sono prese a “modello” e in grande scala diventano le aree gioco.
Nel “giardino dei Tigli” sono le tre grandi foglie di tiglio che divengono spazi-gioco.
La presenza, nel “giardino della Sofora”, di un albero “importante” quale la Sophora japonica, attorno a cui si esprime, sotto forma di sedute a “goccia” il concetto di “sosta”, rafforza ancora di più la valenza “verde” dell’area e dei suoi luoghi di transito.

Le scelte progettuali generali si possono in sintesi caratterizzare per aver seguito:
a) i dettami del progetto “Stessi giochi stessi sorrisi”
b) i dettami delle norme di P.R.G.
c) la creazione di spazi il più possibile ricchi e articolati anche con la realizzazione di movimenti del terreno (dune)
d) un ampio uso dell’elemento verde
e) l’articolazione dello spazio diversificandolo in base all’uso

Le scelte progettuali inoltre rispondono a criteri tecnici e costruttivi basati sulla praticità, durevolezza, facilità e bassi costi di manutenzione oltre a caratteristiche di pregio architettonico e di design relativamente all’arredo urbano e comfort d’uso.
Tali scelte riguardano:
– la costruzione di dune, utilizzando il materiale vegetale di risulta (scotico dell’area) secondo i principi di “sostenibilità ambientale” ed altro di riciclo (materiali inerti derivati da frantumazione di materiale edilizio di prima scelta: solo laterizi e altro ecologicamente accettabile)
– le pavimentazioni realizzate:
-in stabilizzato di cava fine rullato per stati sucessivi fino ad ottenere una superficie compatta e regolare. Con tale pavimentazione sono realizzate le piazzole dei “punti vita” attrezzate con elementi ginnici, così come i vialetti interni e porzioni delle aree gioco non soggette a cadute da parte dei bambini, ma anzi per consentire l’avvicinamento ed uso di taluni giochi anche ai diversamente abili, così pure le piazzole di sosta sotto le panchine;
-in strato di gomma antitrauma sulle superfici interessate ai giochi;
– l’installazione di elementi di arredo (panchine, giochi, elementi ginnici, cestini portarifiuti, fontanelle per l’acqua, bici sosta e cartelli segnaletici) che abbiano un elevato grado di qualità sia dal punto di vista costruttivo e di garanzia, sia per la loro “forma” che facilita in molti casi momenti di aggregazione e socializzazione nonchè di fruizione facilitata dell’area verde.
In relazione alla scelta dei giochi nel “Giardino dei Tigli”sono stati scelti elementi che potessero essere fruibili anche dai diversamente abili ( giochi a molla con sponde laterali, giostrine a girello basse) e che sollecitassero momenti di aggregazione e socializzazione (casetta dei giochi con ripiani facilmente raggiungibili e sedute a “goccia”). Lo stesso per quanto riguarda le sedute esterne alle pavimentazioni-gioco: panchine circolari sotto le chiome di due grandi tigli posti in posizione centrale dell’area, da cui poter osservare e controllare le aree di gioco.
Il “percorso della salute” è attrezzato con elementi altamente “tecnologici”, perlopiù in metallo, e materiali plastici ad alta durabilità, che garantiscono un’ampia diversificazione degli esercizi da poter compiere lungo il percorso stesso.

Per quanto riguarda le piante, i criteri che ne hanno orientato la scelta e la dislocazione sono:
– l’epoca di maggior godimento da parte dei fruitori, cioé primavera-estate-inizio autunno, privilegiando perciò piante con fioriture e colori del fogliame particolarmente attraenti in quel periodo;
– proporre piante di facile manutenzione, cioé limitare quelle piante che necessitano di potature regolari e interventi fitosanitari frequenti;
– scegliere piante adeguate ai fattori climatici attuali: resistenza all’ambiente marino, resistenza alla salinità, indifferenza del substrato, resistenza a periodi siccitosi.
– le essenze arboree prescelte per i viali sono caratterizzate da piante a limitata manutenzione e, perlopiù, a rapida crescita: Tilia hybrida “Argentea”, Celtis australis, Fraxinus excelsior, Carpinus betulus pyramidalis, acer negundo “Argenteovariegatum” alternato ad Acer platanoides “crimson King”. Nelle altre aree si alternano Acer saccharinum, Liquidambar styraciflua, Liriodendron tulipifera e Quercus robur pyramidalis, Koelreuteria paniculata, Prunus pissardi “Nigra” e Prunus serrulata “Kanzan”, Quercus ilex e Fraxinus ornus, Crataegus laevigata e Acacia julibrissin, Malus floribunda e Robinia pseudoacacia “Casque Rouge”, accanto a Tamarix gallica, pianta “marina” per eccellenza.
– Le essenze arbustive, in svariate quelità (vedi tavole), rispondono ai criteri sopra citati e soprattutto all’effetto colore e abbinamenti del fogliame. Sono state divise in grandi gruppi a seconda della “classe dimensionale”: arbusti di piccola dimensione con diametro e circonferenza di circa cm 90, rosai a cespuglio, arbusti medi, di altezza circa cm 200 e grandi che superano i cm 200 d’altezza e circonferenza.
Si possono citare a titolo esemplificativo alcuni gruppi-abbinamento:
“Euonimus/Rosa rugosa/Caryopteris clandonensis”
“Berberis/Lavandula/Perovskia atriplicifolia/Viburnum tinus”
“Buddleia davidii/Cistus in varietà/Abelia/Berberis”
“Viburnum tinus/Malus/Euonimus/Buddleia/Rosa rugosa/Ceanohtus/Atriplex halimus/Elaeagnus angustifolia/Lavandula/Potentilla”
“Cotoneaster lacteus/Forsythia/Euonimus/Ceanotus/Escallonia”
ed altri con caratteristiche di bassa necessità idrica.
Accanto a questi ci saranno piante tappezzanti, soprattutto sui pendii più scoscesi delle dune al fine di limitare la manutenzione più disagevole. In zone vicine ai giochi e spazi di sosta (“giardino della Sofora”) sono previste bulbose a fioritura primaverile ed estiva.

PARTE ‘NEMBER SUD’
Nella redazione del presente progetto delle opere a verde, considerato che il terreno interessato si presenta pianeggiante, in parte coltivato a seminativo e/o incolto, e posto ai margini di un’area urbanizzata esistente, sono stati considerati importanti alcuni elementi, oltre a quelli più prettamente “urbanistici” quali il recupero delle trame stradali del vicino abitato.
Sono elementi volti alla “ricucitura urbana ed ambientale” tra la città, il paesaggio della campagna e l’ambiente particolare del corso d’acqua costituito dal Fiume Sile.
Il progetto infatti, si propone quale “spazio connettivo verde”, in modo da “cucire” il tessuto urbano di nuova edificazione con quello esistente e creare nuove opportunità ludico ricreative per la popolazione residente e turistica di Jesolo Lido, soprattutto della zona attorno a piazza Nember.
Per queste ragioni si é posta particolare attenzione alla scelta del verde, all’accessibilità dei percorsi ed alle diverse attrezzature dell’area.
In un ottica di “sostenibilità ambientale” nella progettazione si sono evocati:
– alcuni elementi del paesaggio, dell’ambiente agrario (argini, filari alberati, siepi, boschetti etc.);
– dell’ambiente balneare (dune, cespugli e filari in tamerici etc.) anche con l’utilizzo delle essenze arboree autoctone tipiche della zona;

Tali elementi si esprimono con:
– la realizzazione di un sistema di aree a verde pubblico poste lungo tutto il perimetro delle aree edificabili, di larghezza variabile, costituente anche una sorta di una barriera antirumore, adeguatamente sistemata alternativamente a prato e “dune” di altezza limitata, con alberature di medio e alto fusto. Le aree saranno attraversate da un percorso ciclo-pedonali intercalato da slarghi per la sosta all’ombra sotto gli alberi; inoltre detto sentiero costituirà anche un “percorso vita” attrezzato con i vari elementi ginnici;

– la realizzazione, in una area più vicina a piazza Nember, di una serie di spazi e strutture prettamente pubbliche a servizio della città e con caratteristiche di riqualificazione urbana, finalizzati alla aggregazione e all’incontro dei cittadini e dei turisti, costituiti, tra l’altro:
– da una struttura polivalente che si rifà ad un piccolo anfiteatro (prevista come opera migliorativa) la cui gradonata, costituita da elementi “a gabbioni” riempiti in ciottoli e con sedili in legno ricomposto, ,è inserita in una delle dune dell’area ricreativa;

– la realizzazione di un parco attrezzato, costituito da un’area giochi attrezzata con una serie di elementi ludici di varie fatture (altalena, giochi di acrobazia ed equilibrio dei ragazzi, giochi di socializzazione e giochi della tradizione /“campana”), dove si potranno trascorrere momenti in piena libertà e sicurezza. Le attrezzature previste avranno inoltre le caratteristiche necessarie per il divertimento, la crescita motoria e psicofisica dei piccoli e dove gli adulti, tranquillamente seduti ai margini del parco, potranno sorvegliare le varie attività ludiche svolte.

Particolare attenzione è stata posta alla scelta del verde, anche per attutire l’impatto ambientale delle strade carrabili più trafficate soprattutto nei mesi estivi, all’accessibilità dei percorsi ed alla loro attrezzatura ginnica e ludica per rendere piacevole, anche solo di passaggio, la fruizione dell’intera area.

Il “tema” progettuale scelto è evocativo e rafforzativo del “verde” così come percepito dal fruitore dell’area. Infatti le “foglie” di particolari essenze arboree presenti sono prese a “modello” e in grande scala diventano le aree gioco.
Nel “giardino dei Liriodendri” è la grande foglia di Liriodendro che diviene spazio-gioco.
La presenza, nel “teatro dei Carpini”, di una quinta-schermo di Carpinus betulus pyramidalis, sia dietro le sedute a protezione dall’aria, sole e rumori della strada, sia dietro la pedana teatrale, rafforza ancora di più la valenza “verde” dell’area e dei suoi luoghi ricreativi. Così come la pedana teatrale stessa che riproduce una grande foglia di Carpino.

Le scelte progettuali generali si possono in sintesi caratterizzare per aver seguito:
a) i dettami del progetto “Stessi giochi stessi sorrisi”
b) i dettami delle norme di P.R.G.
c) la creazione di spazi il più possibile ricchi e articolati anche con la realizzazione di movimenti del terreno (dune)
d) un ampio uso dell’elemento verde
e) l’articolazione dello spazio diversificandolo in base all’uso

Le scelte progettuali inoltre rispondono a criteri tecnici e costruttivi basati sulla praticità, durevolezza, facilità e bassi costi di manutenzione oltre a caratteristiche di pregio architettonico e di design relativamente all’arredo urbano e comfort d’uso.
Tali scelte riguardano:
– la costruzione di dune, utilizzando il materiale vegetale di risulta (scotico dell’area) secondo i principi di “sostenibilità ambientale” ed altro di riciclo (materiali inerti derivati da frantumazione di materiale edilizio di prima scelta: solo laterizi e altro ecologicamente accettabile)
– le pavimentazioni realizzate:
-in stabilizzato di cava fine rullato per stati sucessivi fino ad ottenere una superficie compatta e regolare. Con tale pavimentazione sono realizzate le piazzole dei “punti vita” attrezzate con elementi ginnici, così come i vialetti interni e porzioni delle aree gioco non soggette a cadute da parte dei bambini, ma anzi per consentire l’avvicinamento ed uso di taluni giochi anche ai diversamente abili, così pure le piazzole di sosta sotto le panchine;
-in strato di gomma antitrauma sulle superfici interessate ai giochi;
– l’installazione di elementi di arredo (panchine, giochi, elementi ginnici, cestini portarifiuti, fontanelle per l’acqua, bicisosta e cartelli segnaletici) che abbiano un elevato grado di qualità sia dal punto di vista costruttivo e di garanzia, sia per la loro “forma” che facilita in molti casi momenti di aggregazione e socializzazione nonchè di fruizione facilitata dell’area verde.
In relazione alla scelta dei giochi nel “Giardino dei Liriodendri”sono stati scelti elementi che potessero essere fruibili anche dai diversamente abili ( altalena a cesto, circolo di basse sedute a forma di “goccia”, giochi “a pavimento”) e che sollecitassero momenti di aggregazione e socializzazione (giochi di equilibrio e movimento). Lo stesso per quanto riguarda le sedute esterne alle pavimentazioni-gioco: panchine circolari aggregate a semicerchio e posizionate su piazzole rotonde in stabilizzato ben rullato, consentono momenti di incontro ed essendo poste nelle vicinanze dell’area gioco, anche l’osservazione ed il controllo dell’area stessa.
Il “percorso della salute” è attrezzato con elementi altamente “tecnologici”, perlopiù in metallo, e materiali plastici ad alta durabilità, che garantiscono coinvolgenti esercizi da poter compiere lungo il percorso stesso.

Per quanto riguarda le piante, i criteri che ne hanno orientato la scelta e la dislocazione sono:
– l’epoca di maggior godimento da parte dei fruitori, cioé primavera-estate-inizio autunno, privilegiando perciò piante con fioriture e colori del fogliame particolarmente attraenti in quel periodo;
– proporre piante di facile manutenzione, cioé limitare quelle piante che necessitano di potature regolari e interventi fitosanitari frequenti;
– scegliere piante adeguate ai fattori climatici attuali: resistenza all’ambiente marino, resistenza alla salinità, indifferenza del substrato, resistenza a periodi siccitosi.
– le essenze arboree prescelte per i viali sono caratterizzate da piante a limitata manutenzione e, perlopiù, a rapida crescita: Tilia hybrida “Argentea”, Celtis australis, Fraxinus excelsior, Carpinus betulus pyramidalis, acer negundo “Argenteovariegatum” alternato ad Acer platanoides “crimson King”. Nelle altre aree si alternano Acer saccharinum, Liquidambar styraciflua, Liriodendron tulipifera e Quercus robur pyramidalis, Koelreuteria paniculata, Prunus pissardi “Nigra” e Prunus serrulata “Kanzan”, Quercus ilex e Fraxinus ornus, Crataegus laevigata e Acacia julibrissin, Malus floribunda e Robinia pseudoacacia “Casque Rouge”, accanto a Tamarix gallica, pianta “marina” per eccellenza.
– Le essenze arbustive, in svariate quelità (vedi tavole), rispondono ai criteri sopra citati e soprattutto all’effetto colore e abbinamenti del fogliame. Sono state divise in grandi gruppi a seconda della “classe dimensionale”: arbusti di piccola dimensione con diametro e circonferenza di circa cm 90, rosai a cespuglio, arbusti medi, di altezza circa cm 200 e grandi che superano i cm 200 d’altezza e circonferenza.

– In prossimità degli “ingressi” alle zone gioco, teatro e vialetti ciclopedonali, sono posizionati gruppi di rosai a cespuglio basso quali “portali” fioriti.

Per gli arbusti, si possono citare a titolo esemplificativo alcuni gruppi-abbinamento:
“Euonimus/Rosa rugosa/Caryopteris clandonensis”
“Berberis/Lavandula/Perovskia atriplicifolia/Viburnum tinus”
“Buddleia davidii/Cistus in varietà/Abelia/Berberis”
“Viburnum tinus/Malus/Euonimus/Buddleia/Rosa rugosa/Ceanohtus/Atriplex halimus/Elaeagnus angustifolia/Lavandula/Potentilla”
“Cotoneaster lacteus/Forsythia/Euonimus/Ceanotus/Escallonia”
ed altri con caratteristiche di bassa necessità idrica.
Accanto a questi ci saranno piante tappezzanti, soprattutto sui pendii più scoscesi delle dune al fine di limitare la manutenzione più disagevole. In zone vicine ai giochi e spazi di sosta (“giardino della Sofora”) sono previste bulbose a fioritura primaverile ed estiva.

Le aree saranno accessibili alle persone disabili, agli anziani e ai bambini con problemi motori, ottemperando le norme di cui al D.P.R. 24/07/96 n. 503.
Tutte le aree a verde saranno dotate di impianto di irrigazione automatica.

S04_NEMBER_arbusti e perenni_modificato

N04_NEMBER_arbusti e perenni_modificato

NEMBER SUD_area giochi foglia LIORIODENDRO_colori RAL

NEMBER NORD_area gioco TIGLI_colori RAL